Luciano Camajori Todeschini

Col. Aeronautica Militare

Il Col. dell’Aeronautica Luciano Camajori Todeschini nel 1956 ha conseguito la qualifica di Ufficiale Interprete della fotografia aerea presso l’aeroporto di Guidonia. Nel 1959 ricopriva l’incarico di addetto al servizio pubblicazioni classificate e Cifra-NATO presso l’aeroporto di Grosseto.

Ha volato come ufficiale tecnico su velivolo MB326, C.45-C.47, Ambrosini S.7.-C.119, G.222, G.212,-G.59, elicotteri vari.

Figlio di un ufficiale pilota caduto nel 1936 appartenente al Corso Centauro 1°.

Nel 1970 ha lavorato presso il Ministero Industria, Commercio e Artigianato nella sezione dello Stato Maggiore Difesa.

Ha analizzato circa 40.000 domande annue di brevetto di invenzione industriale filtrando quelli utili alla Difesa Nazionale Militare.

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Anni di Esperienza

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Ore di Volo

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Avvistamenti Personali

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Onoreficenze Ricevute

Avvistamento

Agosto 1950/51
Altezza Stimata

150m circa sopra il livello del mare

Luogo

Firenze

Velocità

Mach 3-4

Descrizione

Nell'anno 1950/1951 nel mese di Agosto verso le ore 22:30 mi trovavo nei pressi della mia ex pensione Palagi quando ho assistito a un avvistamento straordinario. Da un punto visuale privilegiato, ho visto due enormi dischi volanti provenienti dalla direzione del mare e intraprendere un percorso orizzontale con una inclinazione costante a sinistra. La distanza tra di essi era di circa 1-2 secondi, al massimo 3, seguendo la stessa traiettoria del primo, fino a scomparire dietro al tetto della pensione.

La stima dell'altezza di questi oggetti volanti era di circa 150 metri sul livello del mare. Entrambi i dischi erano simili, enormi e luminosi, con un colore che variava dal bianco al rosso ciliegia incandescente. Erano inclinati a sinistra e avevano una forma perfetta a disco, con basi roteanti simili a quelli usati nelle competizioni di lancio del peso nell'atletica. La rotazione antioraria di entrambi era simile a quella di una giostra con sedili sospesi da catene. La grandezza stimata di questi dischi era notevole, approssimativamente equivalente al diametro di Piazza San Pietro a Roma.

Nonostante le dimensioni impressionanti, questi oggetti erano silenziosi, muovendosi a una velocità che stimo essere tra i 3 e 4 Mach. La loro presenza ha provocato una reazione istantanea da parte degli spettatori presenti, con gridi di meraviglia. Il traffico stradale si è bloccato con uno stridio di gomme mentre tutti osservavano increduli questo straordinario spettacolo nel cielo notturno.

L'atmosfera generale era pervasa da un senso di prodigio e gioia, e va notato che in quel periodo in Toscana c'erano segnalazioni continue e articoli sulla Nazione di Firenze riguardo a fenomeni simili.

Fenomeni Rilevati
  • Accelerazione
  • Luci
  • Cambio Forma
  • Design

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